Microsoft Copilot arriva sui televisori Samsung 2025: L’IA entra nel salotto di casa

· news

Questa integrazione non è solo una nuova funzionalità, ma un tassello di una strategia più ampia che estende l’influenza di Microsoft oltre il PC, trasformando il salotto in un nuovo campo di battaglia per gli assistenti intelligenti e ridefinendo l’interazione domestica con gli schermi.

Microsoft Copilot arriva sui televisori Samsung 2025: L’IA entra nel salotto di casa
[In pillole] La sintesi per chi va di fretta:
Microsoft Copilot sbarca sui televisori e monitor Samsung 2025, integrando l'IA nel salotto. L'annuncio del 27 agosto 2025 vede Microsoft sfidare Google e Amazon, arricchendo l'offerta Samsung premium. Copilot offre consigli su contenuti, risponde a domande e supporta l'apprendimento, trasformando il TV in un centro di controllo interattivo. Una mossa strategica per un futuro più conversazionale.

Un assistente che vive nello schermo

Le funzionalità di Copilot sui televisori Samsung sono state pensate per coprire un ampio spettro di esigenze, dall’intrattenimento puro all’assistenza pratica. L’intelligenza artificiale può fornire consigli su film e serie TV, riassumere le trame degli episodi, rispondere a domande su attori o eventi sportivi visibili sullo schermo e persino aiutare nell’apprendimento di una lingua straniera o nella comprensione di argomenti complessi.

Kevin Lee, vicepresidente esecutivo del team Customer Experience di Samsung, ha sottolineato come questa partnership punti a “stabilire un nuovo standard per gli schermi potenziati dall’IA”, offrendo esperienze personalizzate che vanno oltre il semplice consumo di media, come specificato nel comunicato ufficiale di Samsung.

L’integrazione tecnica avviene a un livello piuttosto profondo all’interno del sistema operativo Tizen di Samsung. Copilot non è un’applicazione isolata, ma un elemento che compare in diverse aree dell’interfaccia, come la schermata principale, l’hub di servizi Samsung Daily+ e la funzione di ricerca.

David Washington, general manager di Microsoft AI, ha descritto il servizio come uno strumento pensato per la famiglia, utile per “scoprire qualcosa da guardare insieme, ottenere risposte a domande o pianificare il weekend”, come descritto da Tom’s Guide.

La domanda che sorge spontanea è se ci fosse davvero bisogno di un altro assistente vocale, quando la maggior parte degli utenti ha già a disposizione quello del proprio smartphone.

La scommessa di Microsoft e Samsung è che la specificità del contesto – il grande schermo condiviso – possa creare nuove abitudini e necessità. Resta da chiedersi, però, quale sia la strategia a lungo termine dietro un’operazione di questa portata.

La battaglia silenziosa per il salotto

L’arrivo di Copilot sui televisori non è un evento isolato, ma un tassello di una strategia molto più ampia. Microsoft sta spingendo da tempo per rendere il suo assistente IA onnipresente, sganciandolo dal software per ufficio e integrandolo in ogni aspetto della vita digitale.

Farlo entrare nel salotto, attraverso uno dei maggiori produttori di televisori al mondo, è una mossa strategica per competere ad armi pari con Google Assistant e Amazon Alexa, che da anni dominano il mercato dei dispositivi domestici intelligenti.

Questa mossa, inoltre, sembra quasi un’ammissione implicita dei limiti di Bixby, l’assistente di Samsung, che non è mai riuscito a imporsi veramente nel cuore degli utenti. Integrare Copilot potrebbe essere per Samsung un modo per offrire un servizio di alto livello senza dover investire ulteriormente su una tecnologia proprietaria che fatica a decollare.

Un aspetto interessante riguarda l’utilizzo dei dati. Sebbene non sia obbligatorio accedere con un account Microsoft per usare le funzioni base di Copilot, l’azienda specifica che il login consente di sbloccare funzioni di personalizzazione avanzate, come la cronologia delle conversazioni e preferenze su misura.

In un mondo in cui i dati sono la risorsa più preziosa, la capacità di un’intelligenza artificiale di “imparare” le abitudini di un intero nucleo familiare direttamente dal dispositivo di intrattenimento principale è un vantaggio competitivo notevole.

– Leggi anche: Anthropic blocca un’operazione di cybercrimine orchestrata dall’intelligenza artificiale per estorsione di dati

La parola “personalizzazione” è spesso una parola in codice per una raccolta dati più mirata, ed è lecito chiedersi fino a che punto queste interazioni verranno utilizzate per profilare gli utenti a fini commerciali.

Il fatto che anche LG abbia annunciato un’integrazione simile con Copilot, come riportato da Engadget, conferma che Microsoft sta giocando una partita su più tavoli per assicurarsi una presenza dominante.

Questa battaglia per il salotto, quindi, non si combatte solo sul piano commerciale, ma soprattutto su quello tecnologico. La vera sfida competitiva consiste nella capacità di creare esperienze uniche, basate sullo sviluppo di intelligenze artificiale su misura, che non si limiti a rispondere a comandi, ma anticipi le esigenze dell’utente e si integri profondamente nell’ecosistema domestico.

Ma cosa significa tutto questo per chi, alla fine, si siede sul divano?

Un futuro conversazionale o una complessità aggiuntiva?

L’idea di un televisore con cui si può dialogare in modo naturale è certamente affascinante. Poter chiedere “chi è quell’attore?” senza dover prendere in mano il telefono, o farsi consigliare un film basato sui gusti di tutta la famiglia, potrebbe semplificare l’esperienza di intrattenimento.

Tuttavia, questa crescente stratificazione di intelligenze artificiali e assistenti vocali rischia anche di creare confusione. Un utente Samsung si troverà ora a dover scegliere se interagire con Bixby o con Copilot, senza contare gli assistenti già integrati nelle applicazioni di streaming come Netflix o Prime Video.

C’è il rischio concreto che, invece di una semplificazione, si arrivi a una frammentazione dell’esperienza, con sistemi diversi che non comunicano tra loro e che richiedono all’utente di imparare logiche di interazione differenti.

Questa iniziativa, quindi, solleva interrogativi importanti non solo sulla privacy e sulla gestione dei dati, ma anche sull’effettiva utilità di queste tecnologie nella vita di tutti i giorni.

La visione di un futuro in cui ogni dispositivo è un interlocutore intelligente è quella che le grandi aziende tecnologiche stanno cercando di venderci da anni. L’integrazione di Copilot nei televisori Samsung è forse uno dei tentativi più concreti e su larga scala di trasformare questa visione in realtà.

In definitiva, il successo di questa iniziativa non dipenderà solo dalla potenza dell’algoritmo, ma anche dalla sua usabilità. Evitare la frammentazione e la confusione sopracitate è una sfida che si vince unicamente con una meticolosa progettazione di Interfacce e User Experience (UI/UX), l’unica disciplina in grado di garantire che una tecnologia complessa si traduca in un’interazione semplice e intuitiva per l’utente finale.

Resta da vedere se gli utenti accoglieranno questo nuovo “inquilino” animato nel loro salotto come un utile compagno di serate, o se lo percepiranno come un’intrusione superflua in uno degli ultimi spazi domestici dedicati al semplice relax.

Dalle parole al codice?

Informarsi è sempre il primo passo ma mettere in pratica ciò che si impara è quello che cambia davvero il gioco. Come software house crediamo che la tecnologia serva quando diventa concreta, funzionante, reale. Se pensi anche tu che sia il momento di passare dall’idea all’azione, unisciti a noi.

Parlaci del tuo progetto

[Consigliati]

Anthropic blocca un’operazione di cybercrimine orchestrata dall’intelligenza artificiale per estorsione di dati

Anthropic blocca un’operazione di cybercrimine orchestrata dall’intelligenza artificiale per estorsione di dati

Anthropic ha bloccato un'operazione di cybercrimine su larga scala, dove il chatbot Claude è stato usato per furto di dati ed estorsione. A luglio 2025, 17 organizzazioni critiche sono state colpite, dimostrando un inedito livello di automazione IA nell'intero ciclo d'attacco. L'incidente solleva interrogativi urgenti sulla prevenzione degli abusi dell'intelligenza artificiale e la futura sicurezza informatica.

Meta: mega investimento da 100 milioni di dollari in energia solare per i data center AI in South Carolina

Meta: mega investimento da 100 milioni di dollari in energia solare per i data center AI in South Carolina

Meta investe 100 milioni di dollari in un parco solare in South Carolina per alimentare il suo data center da 800 milioni dedicato all'AI. L'iniziativa, frutto di una partnership con Silicon Ranch, si inserisce nella più ampia strategia di Meta per coprire il 100% del consumo energetico con rinnovabili e raggiungere emissioni nette zero entro il 2030, fronteggiando la crescente domanda dell'intelligenza artificiale.

Anthropic e autori: Accordo storico sul copyright AI chiude la prima causa importante del settore

Anthropic e autori: Accordo storico sul copyright AI chiude la prima causa importante del settore

Anthropic, società di intelligenza artificiale, ha raggiunto un accordo extragiudiziale con un gruppo di autori che l'aveva citata in giudizio per violazione del copyright. L'intesa chiude la prima grande causa nel settore, segnando un punto di svolta decisivo per le dispute legali tra industria tecnologica e creatori. L'accordo, di cui non sono noti i termini economici, potrebbe ridefinire le pratiche di raccolta dati per l'addestramento AI.

[Altre storie]

PromptLock: Il primo ransomware alimentato da AI scoperto da ESET

PromptLock: Il primo ransomware alimentato da AI scoperto da ESET

ESET ha identificato PromptLock, il primo prototipo di ransomware alimentato da intelligenza artificiale. Genera script Lua in tempo reale tramite un modello AI open source per criptare ed esfiltrare file. La scoperta, pur essendo un esperimento, evidenzia le nuove sfide per la sicurezza informatica e i rischi della democratizzazione AI.

L’intelligenza artificiale rivoluziona la sicurezza informatica: tra speranze e nuove sfide per i SOC

I SOC aziendali sono sommersi da avvisi, lottando contro l'alert fatigue e l'asimmetria degli attacchi. L'intelligenza artificiale generativa promette di rivoluzionare la sicurezza informatica, superando i limiti dei filtri tradizionali e automatizzando l'analisi delle minacce. Tuttavia, la transizione introduce sfide cruciali: l'uso dell'IA da parte dei criminali e la necessità di trasparenza e spiegabilità nei sistemi di difesa.

Google Big Sleep: l’IA rivoluziona la cybersicurezza scoprendo vulnerabilità critiche

Google ha annunciato 'Big Sleep', un'intelligenza artificiale sviluppata con DeepMind e Project Zero, che ha scoperto autonomamente venti nuove vulnerabilità in software open source diffusi. Questa svolta ridefinisce il ruolo dell'IA nella cybersicurezza, sollevando questioni profonde sul futuro del settore, le strategie aziendali e la gestione dei tempi di correzione delle falle. Un impatto epocale.

Teniamoci in [contatto]

Inserisci i dati richiesti per poter ricevere il nostro company profile e tutte le informazioni sulla nostra azienda.



    BACK TO TOP